CO2 prezzi alle stelle in UE
Con la liberalizzazione del mercato elettrico italiano, approvata con la legge 77 del 2007 (legge sulla concorrenza), il numero degli operatori di settore è cresciuto esponenzialmente superando oggi la soglia dei 700.
Uno dei principali motivi che viene menzionato quando si parla dell’elevato incremento dei prezzi dell’energia elettrica è il costo delle quote di emissione dei gas a effetto serra.
Lo scopo per cui queste quote sono state imposte sul mercato è che gli impianti industriali inquinanti (raffinerie, fabbriche di ferro e acciaio, di cemento, di vetro e ceramica, di carta, le centrali termiche, i grossi impianti di combustione, ecc..) riducano il prima possibile le loro emissioni nell’atmosfera, incentivati (o disincentivati) dal costo elevato che sono obbligati a pagare.
Nei paesi dell’Unione Europea il mercato delle quote è regolamentato dalla direttiva 2003/87/CE.
Nelle ultime settimane, il prezzo delle quote di emissione nel mercato europeo ha superato i 50 €/tonnellata; un aumento del 150% rispetto al valore di un anno fa.
Emettere gas serra in Europa non è mai costato così tanto alle imprese.
Ecco il link dove puoi scaricare la direttiva UE
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32003L0087&from=en
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